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elpino Certo non è dubio alcuno che quella fantasia
de gli stelliferi, fiammiferi, de gli assi, de gli deferenti,
del serviggio de gli epicicli, e di altre chimere assai,
non è caggionata da altro principio che dal imaginarsi
(come appare) questa terra essere nel mezzo e centro
de l universo: e che essendo lei sola inmobile e fissa, il
tutto vegna a svoltargliesi circa.
filoteo Questo medesimo appare a quei che sono ne
la luna e ne gli altri astri che sono in questo medesimo
spacio, che sono o terre o soli.
elpino Supposto dumque per ora che la terra con il
suo moto caggiona questa apparenza del moto diurno
e mondano, e con le diverse differenze di cotal moto
caggiona que tutti che si veggono medesimi conveni-
re a stelle innumerabili, noi rimarremo a dire che la
luna (che è un altra terra) si muova da per lei per
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Letteratura italiana Einaudi
Giordano Bruno - De l infinito, universo e mondi
l aria circa il sole. Medesimamente Venere, Mercurio
e gli altri che son pur altre terre, fanno i lor discorsi
circa il medesimo padre de vita.
filoteo Cossì è.
[elpino] Moti proprii di ciascuno son quei che si veggo-
no, oltre questo moto detto mondano, e proprii de le
chiamate fisse (de quali l uno e l altro si denno referi-
re alla terra): e cotai moti sono di più che di tante dif-
ferenze, che quanti son corpi; di sorte che mai si ve-
dranno doi astri convenire in uno e medesimo ordine
e misura di moto, se si vedrà moto in quelli tutti: qua-
li non mostrano variazione alcuna per la gran distanza
che hanno da noi. Quelli quantumque facciano lor gi-
ri circa il fuoco solare, e circa i proprii centri si con-
vertano per la participazione del vital calore, le diffe-
renze de loro approssimarsi e lontanarsi non possono
essere da noi comprese.
filoteo Cossì è.
elpino Sono dumque soli innumerabili, sono terre in-
finite che similmente circuiscono que soli; come veg-
giamo questi sette circuire questo sole a noi vicino.
filoteo Cossì è.
elpino Come dumque circa altri lumi, che sieno gli so-
li, non veggiamo discorrere altri lumi, che sieno le ter-
re, ma oltre questi non possiamo comprendere moto
alcuno; e tutti gli altri mondani corpi (eccetto ancor
quei che son detti comete) si veggono sempre in me-
desima disposizione e distanza?
filoteo La raggione è, perché noi veggiamo gli soli, che
son gli più grandi, anzi grandissimi corpi: ma non veg-
giamo le terre, le quali per esserno corpi molto minori,
sono invisibili; come non è contra raggione che sieno
di altre terre ancora che versano circa questo sole, e
non sono a noi manifeste o per lontananza maggiore o
per quantità minore, o per non aver molta superficie
d acqua, o pur per non aver detta superficie rivolta a
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Letteratura italiana Einaudi
Giordano Bruno - De l infinito, universo e mondi
noi et opposta al sole, per la quale come un cristallino
spechio concependo i luminosi raggi si rende visibile.
Là onde non è maraviglia, né cosa contra natura, che
molte volte vediamo il sole essere alcunamente eclissa-
to, senza che tra lui e la nostra vista si venesse ad inter-
porre la luna. Oltre di visibili possono essere anco in-
numerabili acquosi lumi (cioè terre de le quali le acqui
son parte) che circuiscano il sole; ma la differenza del
loro circuito è insensibile per la distanza grande; onde
in quel tardissimo moto, che si comprende in quelli
che sono visibili sopra o oltre Saturno, non si vede dif-
ferenza del moto de gli uni e moto de gli altri, né tam-
poco regola nel moto di tutti circa il mezzo, o poniamo
mezzo la terra, o si pona mezzo il sole.
elpino Come volevi dumque che tutti, quantumque
distantissimi dal mezzo, cioè dal sole, potessero rag-
gionevolmente participare il vital calore da quello?
filoteo Da questo, che quanto più sono lontani, fan-
no tanto maggior circolo; quanto più gran circolo fan-
no, tanto più tardi si muoveno circa il sole; quanto
più si muoveno tardi, tanto più resistono a gli caldi et
infocati raggi di quello.
elpino Volevate dumque che que corpi, benché fusse-
ro tanto discosti dal sole, possono però participar tanto
calor che baste; perché voltandosi più velocemente cir-
ca il proprio centro e più tardi circa il sole, possono
non solamente partecipar altre tanto calore, ma ancor
di vantaggio se bisognasse: atteso che per il moto più
veloce circa il proprio centro, la medesima parte del
convesso de la terra che non fu tanto scaldata, più pre-
sto tomi a ristorarsi; per il moto più tardo circa il mez-
zo focoso, e star più saldo all impression di quello, ve-
gna a ricevere più vigorosi gli fiammiferi raggi?
[filoteo Cossì è.]
elpino Dumque volete che se gli astri che sono oltre
Saturno, come appaiono, sono veramente immobili,
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Letteratura italiana Einaudi
Giordano Bruno - De l infinito, universo e mondi
verranno ad essere gli innumerabili soli o fuochi più e
meno a noi sensibili, circa gli quali discorrono le pro-
pinque terre a noi insensibili?
filoteo Cossì bisognarebbe dire, atteso che tutte le
terre son degne di aver la medesima raggione, e tutti
gli soli la medesima.
elpino Volete per questo che tutti quelli sieno soli?
filoteo Non, perché non so se tutti o la maggior parte
sieno inmobili, o se di quelli alcuni si gireno circa gli al-
tri: perché non è chi l abbia osservato, et oltre non è fa-
cile ad osservare; come non facilmente si vede il moto e
progresso di una cosa lontana, la quale a gran tratto
non facilmente si vede cangiata di loco, sicome accade
nel veder le navi poste in alto mare. Ma sia come si
vuole, essendo l universo infinito, bisogna al fine che
sieno più soli: perché è impossibile che il calore e lume
di uno particolare possa diffondersi per l immenso, co-
me poté imaginarsi Epicuro, se è vero quel che altri ri-
feriscono. Per tanto si richiede anco che sieno soli in-
numerabili ancora, de quali molti sono a noi visibili in
specie di picciol corpo: ma tale parrà minor astro che
sarà molto maggior di quello che ne pare massimo.
elpino Tutto questo deve al meno esser giudicato pos-
sibile e conveniente.
filoteo Circa quelli possono versarsi terre di più
grande e più picciola mole che questa.
elpino Come conoscerò la differenza? come, dico, di-
stinguerò gli fuochi da le terre?
filoteo Da quel che gli fuochi son fissi e le terre mo-
bili, da che gli fuochi scintillano e le terre non: de
quai segni il secondo è più sensibile che il primo.
elpino Dicono che l apparenza del scintillare procede
dalla distanza da noi.
filoteo Se ciò fusse, il sole non scintillarebbe più di
tutti; e gli astri minori che son più lontani, scintillare-
bono più che gli maggiori che son più vicini.
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Letteratura italiana Einaudi
Giordano Bruno - De l infinito, universo e mondi
elpino Volete che gli mondi ignei sieno cossì abitati
come gli aquei?
filoteo Niente peggio e niente manco.
elpino Ma che animali possono vivere nel fuoco?
filoteo Non vogliate credere che quelli sieno corpi
de parti similari; perché non sarebono mondi, ma
masse vacue, vane e sterili. Però è conveniente e natu-
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